Consigli utili

La comunicazione con gli operatori di magazzino


Hai mai pensato che coloro che risultano coinvolti quotidianamente nelle fasi di stoccaggio e movimentazione della merce potrebbero dire la loro su possibili cambiamenti non voluti in magazzino e che, di conseguenza, anche l’utilizzo delle nuove strutture messe loro a disposizione potrebbe essere messo a repentaglio?



barriere percorsi pedonali

Se la risposta è no, leggi questo esempio.

In accordo con il responsabile di stabilimento e il titolare di un importante azienda di produzione alimentare si viene a formulare un ipotesi di magazzino a gravità nella zona spedizioni dove le unità di carico complete, ovvero pallet costituiti da 18 referenze, venivano messe in un magazzino a gravità della profondità di 10 posti pallet x 3 livelli di carico a fronte di 6 pallet, in modo da evitare sprechi di tempo nella fase di spedizione di pallet completi. Tale magazzino è di tipo FIFO (First In First Out) e risulta estremamente necessario nell’industria alimentare per quanto concerne la rotazione delle scadenze. Non trattandosi di un magazzino tradizionale ed essendo stata una selezione imposta senza la condivisione degli operatori, lo stesso viene, però, boicottato non venendo mai utilizzato, costringendo le proprietà a smontare e dismettere il magazzino.

Questo esempio ci dimostra quanto possa risultare importante coinvolgere anche gli operatori di magazzino all’interno del processo decisionale logistico, al fine di migliorare l’efficienza e l’efficacia dello stoccaggio visti come obiettivo comune tra le parti.

 

Per richiedere il nostro servizio di consulenza pre-vendita si prega di inviare una e-mail a: vendite@logima.it


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