Vantaggi
Come organizzarsi se si ha a disposizione un magazzino che dispone di ampio spazio in altezza e non come superficie calpestabile e si devono gestire merci omogenee o non impilabili?
Il drive-in è la scelta ideale per far diventare queste condizioni il punto di forza per lo stoccaggio.
Vediamo perché:
Sistema e struttura. Basato su un sistema di stoccaggio statico, dove la merce è disposta su scaffali, il drive-in richiama il principio del sistema a catasta, declinandolo però in modo più funzionale grazie a correnti porta pallet e mensole sulle quali depositare le unità di carico. Si crea così una struttura costituita da differenti livelli di corsie di carico, che sfrutta lo sviluppo in altezza.
Accesso e movimentazione. Le macchine per la movimentazione merci possono accedere al drive-in da un lato, in particolare attraverso i corridoi presenti tra i montanti. A questo punto i pallet possono essere movimentati per spinta, non prevedendo il drive-in la presenza di rulli di scorrimento, permettendo l’estrazione di blocchi e non singole unità.
Logica LIFO. Last In First Out è il principio su cui opera il drive-in, per il quale l’estrazione della merce avviene dalla merce stoccata per ultima fino a quella immagazzinata per prima.
Sfruttando tutte queste caratteristiche il drive-in permette da un lato di ridurre gli spazi destinati ai corridoi e alle corsie (poiché lo sviluppo è verso l’altro) e di essere facilmente ampliato, dall’altro di essere adatto per magazzini stagionali, dove i pallet rimangono per lunghi periodi. Tutto ciò lo rende particolarmente adatto a stoccaggio ad alta densità, quando il numero di referenze è limitato.
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